Spesso si ha l’esigenza di dividere uno spazio ma costruire un muro non è la soluzione giusta.
Ci sono momenti infatti in cui si vuole usufruire dello spazio interamente aperto e occasioni in cui invece è più funzionale avere due ambienti separati.
Ad esempio nel caso di una cucina che si affaccia sulla sala o di uno studio che dà sulla camera da letto.
In questi casi può essere più opportuno progettare delle aperture più ampie, chiudibili con soluzioni più leggere.
Una libreria passante oppure una grande porta scorrevole vetrata più o meno trasparente possono essere delle soluzioni valide, ma ci sono anche delle alternative.
Ad esempio si possono dividere le aree funzionali con dei grandi e ricchi tendaggi ad andamento lineare oppure curvo.
Questa soluzione che evoca alcuni stili del passato è ora di grande tendenza e dà calore all’ambiente caratterizzandolo con un’eleganza retrò… ma può essere anche declinata in chiave contemporanea e minimale.
Nel caso in cui serva dare al tendaggio maggiore corpo e stabilità, esiste una valida soluzione: le porte tendaggio.
Vi ricordate le porte a soffietto che si usavano negli anni ’60?
Il marchio Dooor, che è stato lanciato durante la scorsa Design Week di Milano, ne propone la riedizione esteticamente attuale (design Studio Calvi Brambilla) e tecnicamente perfezionata che vedete in queste immagini.
La gamma dei rivestimenti è molto ampia:
spazia dalle stampe grafiche ai rivestimenti tecnici e decorativi come i film plastici specchiati e i velluti e comprende anche i tessuti Kvadrat e diverse tipologie di ecopelli.
Inoltre i due lati della porta possono essere realizzati con due rivestimenti differenti.
Le porte tendaggio Dooor si adattano a qualsiasi tipo di spazio:
grazie a perni in acciaio che collegano più moduli, la guida superiore in alluminio permette una lunghezza potenzialmente infinita e l’apertura può essere laterale, bilaterale, centrale centrata, centrale decentrata oppure multipla.
I sistemi di chiusura possono essere con profilo di battuta in alluminio e senza profilo di battuta e le funzionali maniglie sono un elemento curato esteticamente.
Entrambi questi elementi possono essere in diverse finiture e colori.
Le porte tendaggio Dooor possono anche essere utilizzate al posto di una porta di dimensione standard o per chiudere un vano armadio.
A proposito di Nuove idee per dividere lo spazio, vi mostriamo qui anche il paravento Swing disegnato da Ron Gilad per Magis.
Swing è un divisorio versatile in materiale plastico con cui si può suddividere l’ambiente per creare un angolo di privacy o tanti piccoli spazi.
Il séparé si apre e si richiude facilmente: grazie a un perno centrale, i pannelli ruotano su se stessi e permettono il passaggio.
Nuove idee per dividere lo spazio
Attualmente nel settore delle televisioni le maggiori aziende stanno lavorando sull’estetica, un aspetto che per molto tempo è rimasto in secondo piano rispetto allo sviluppo tecnologico.
A differenza di altri prodotti tecnologici che sono cambiati nel design, la televisione è rimasta per molti anni pressoché la stessa.
Seppur con uno spessore più esiguo raggiunto grazie ai progressi tecnologici, la maggior parte delle televisioni sono ancora oggi dei tristi rettangoloni neri non facili da integrare nell’arredamento.
C’è da dire che la TV, più di altri oggetti tecnologici, è ancora per molti uno status symbol il cui prestigio si misura… in pollici.
In altre parole, molti pensano ancora che la TV “più grande è, più bella è”.
Forse è anche per questo che i costruttori hanno tardato a proporre nuovi design preferendo concentrarsi sulla qualità dell’immagine e del suono.
Creare una TV dall’estetica più accattivante è una sfida tutt’altro che semplice che non dipende solo dalla creatività dei designer ma soprattutto da nuove tecnologie che permettano di trasformare lo schermo nero in qualcosa di diverso.
Ma ora, anche in conseguenza ai processi di digitalizzazione e convergenza, qualcosa sta cambiando.
All’inizio degli anni ’50 la gente accolse la TV con entusiasmo: il nuovo “focolare tecnologico” sostituì il focolare domestico attorno al quale si radunava una volta la famiglia.
Da allora la TV nel salotto è stata una presenza dominante, una sorta di totem attorno al quale ruota necessariamente tutta l’organizzazione degli arredi.
Oggi con i nuovi media il salotto non è più l’unico ambiente della casa dove si cerca l’intrattenimento.
Sicuramente questo fattore cambierà anche il modo di progettare le varie stanze.
In questo contesto la televisione perde la sua centralità e comincia a cambiare la sua estetica.
Tempo fa Samsung aveva lanciato The Frame disegnata da Yves Behar, una televisione che quando è spenta ha l’aspetto di un quadro.
Sempre Samsung aveva proposto Serif TV disegnata da Ronan & Erwan Bouroullec: invece di rendere invisibile l’apparecchio facendolo ultrapiatto, in questo caso lo schermo è circondato da una cornice decorativa.
Nel 2018 ancora Samsung aveva presentato dei nuovi TV QLED dotati della modalità Ambient.
Con l’Ambient Mode il display del TV spento si può mimetizzare perfettamente con il colore o il motivo della parete su cui è installato.
Grazie a un sensore, la modalità Ambient (già disponibile su The Frame) rileva il movimento nella stanza spegnendosi quando la persona se ne va.
Inoltre sul display possono essere disponibili servizi come notizie, previsioni meteo e dati sul traffico.
All’ultima Design Week di Milano, Panasonic in collaborazione con Vitra ha presentato un nuovo televisore trasparente che si chiama “Vitrine”.
Questa TV è costituita da una cornice in legno che ospita un pannello di vetro con una lieve inclinazione.
Il pannello trasparente attutisce la presenza dello schermo e con la sua cornice può valorizzare gli oggetti che sono eventualmente appoggiati dietro.
Solo quando la TV si accende si rivela essere un display OLED.
Tutte le componenti elettroniche sono nascoste nella cornice e solo il cavo dell’alimentazione esce dal lato destro.
Per il momento la Vitrine è ancora un concept.
Sempre alla Design Week di Milano, LG in collaborazione con Foster + Partners ha presentato Signature OLED TV R, la prima TV al mondo che si arrotola e sparisce.
Ciò è possibile perché lo schermo, montato su un supporto in acciaio molleggiato, è flessibile ed è spesso solo 0,2 millimetri.
Quando il televisore non serve, si schiaccia un bottone e lo schermo si avvolge all’interno della base in alluminio rivestita in tessuto Kvadrat che fa anche da altoparlante.
LG e Foster + Partners lo posizionano come “il liberatore degli utenti dai limiti del muro“.
In effetti questa soluzione offre molta più libertà nel progettare gli interni.
Il televisore può anche essere impostato su “Line View”, un’opzione che permette di srotolare solo la parte superiore dello schermo per visualizzare contenuti come l’orologio o una foto.
La TV 4K da 65 pollici è stata presentata per la prima volta al Consumer Electronics Show (CES) 2019 di Las Vegas a gennaio.
Secondo Foster + Partners “Il design è una risposta creativa alla sfida di creare una tecnologia invisibile e non invadente, con una presenza scultorea sobria”.
A Milano anche Bang & Olufsen ha detto la sua presentando Beovision Harmony.
Qui l’approccio è completamente diverso dai precedenti, anche se l’obiettivo è sempre di eliminare, o quantomeno ridurre, la presenza invasiva del “rettangolo nero”.
Nel caso di questo nuovo prodotto, la televisione si trasforma in un oggetto di design decorativo e scultoreo:
Beovision Harmony è un oggetto basso che si appoggia a terra con due pannelli in legno e alluminio che coprono parzialmente lo schermo nero.
Quando si accende la TV i pannelli si aprono “come le ali di una farfalla” e lo schermo sottile sale su di essi per posizionarsi all’altezza giusta per la visione.
I pannelli contengono il sistema audio.
Beovision Harmony è proposta anche in tessuto grigio bicolore e cover in alluminio e può essere posizionata su un supporto da pavimento o su una staffa a parete.
Questa nuova televisione mette insieme uno schermo LG OLED C9 da 77 pollici e il suono “veramente coinvolgente” degli altoparlanti Bang & Olufsen.
Per progettare Beovision Harmony, Bang & Olufsen si è ispirata al suo modello storico 1959 Capri TV, un mobile in teak che conteneva la TV e che poi in un modello successivo integrava anche una radio.
Quindi, a differenza delle altre marche che cavalcano un trend, Bang & Olufsen decide invece di innovare capitalizzando sulla sua tradizione.
Per sottolineare ciò, a Milano Bang & Olufsen ha presentato vecchi e nuovi modelli insieme in una esposizione intitolata “93 Years of Magic: A Dialogue Between Past and Present”.
Nuove televisioni : la tecnologia pensa al design