All’interno di Sketch, lo spazio in Conduit Street a Londra dedicato al cibo d’autore del ristoratore Mourad Mazouz e dallo chef Pierre Gagnaire, l’estate scorsa ha riaperto The Gallery, un ristorante dove arte e cibo si incontrano. Il design del locale, che viene periodicamente rinnovato, questa volta è stato curato dalla interior designer parigina India Mahdavi che ha trasformato lo spazio in una scatola tutta rosa con sedute di velluto dello stesso colore. I muri “total pink” sono stati tappezzati dall’artista inglese David Shrigley con una sequenza di oltre 200 sue opere in bianco e nero. I disegni di Shrigley, che decorano anche le stoviglie del ristorante, trattano con tono umoristico e pungente i grandi temi della vita suggerendo spunti di conversazione agli ospiti del ristorante. In occasione del rinnovamento del ristorante, anche le uniformi dello staff sono nuove e ci ha pensato il fashion designer Richard Nicoll.
Fra le tante novità presentate quest’anno a Eurocucina quelle di Minacciolo sono senza dubbio alcune delle più originali. L’azienda italiana ha presentato le versioni Home delle collezioni Minà e Natural Skin, già presentate in versione Professional nel 2012.
Minà è una isola multifunzionale ad alta tecnologia che reinterpreta la cucina come se fosse un laboratorio industriale di una volta, una fucina dove cuocere non è solo cucinare ma un luogo “dove creare con il fuoco”. Questo concept, reso evidente da materiali ruvidi e da dettagli forti come ad esempio le manopole rosse, viene ulteriormente rafforzato dall’architettura sorprendente di Mammut, una cappa metallica di colore nero grafite con braccio articolato rotante a 360°. E per festeggiare il suo 40° compleanno, Minacciolo ha esposto anche una versione in edizione limitata di Minà interamente di Cor-ten: per enfatizzare la bellezza del materiale, la cucina è stata esposta sotto una cascata d’acqua al centro di uno stand molto suggestivo. Minà è proposta anche in versione mini per adattarsi anche a spazi più contenuti.
Accanto a Minà, Minacciolo ha presentato anche un’altra proposta molto originale che si rifà alla tradizione: si tratta di Tinozza, un elemento free-standing in listelli di legno di rovere con fasce in acciaio nero declinato nelle versioni lavello, piano di lavoro e cottura.
Natural Skin è invece una collezione dal design più consueto ma altrettanto interessante con la quale si possono creare configurazioni a isola o a parete anche di ridotte dimensioni. Le colonne e i monoliti che ospitano gli elettrodomestici e la dispensa contribuiscono a preservare la pulizia e l’essenzialità delle linee e le ante proposte in tante finiture materiche (dal legno in differenti essenze, monocromatiche o anche rivestite in tessuto) si combinano con il piano di lavoro in un’ampia varietà di materiali.
Quest’anno a Eurocucina, la sezione del Salone del Mobile di Milano dedicato all’ambiente cucina, Cesar presenterà il nuovo modello Cloe disegnato da G. V. Plazzogna, una cucina top di gamma dalla personalità decisa che abbina essenze, laccati e laminati. La gola a 30 gradi che permette l’apertura delle ante senza la presenza di maniglie conferisce a questo modello un design estremamente pulito. Cloe, che offre anche elementi adatti all’integrazione della cucina con la zona living, prevede anche la versione Cloe Vip che include essenze pregiate come l’olivo, il palissandro, l’ebano e l’eucalipto.
B21B di Kurt Friedrich/dialog-plan è una cucina do-it-yourself facilissima da montare in multistrato di betulla con finitura in laminato Resopal e completa di lavello e piano cottura. Il kit di montaggio con le istruzioni viene spedito a casa.
In un mondo dove le risorse scarseggiano e bisogna imparare a vivere con meno, la serie Breakdown del designer Louie Rigano dimostra come può essere semplice realizzare arredi non solo funzionali ed economici ma anche piacevoli esteticamente. Il montaggio dello scaffale, dello sgabello e del tavolino della serie non richiede attrezzi.
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… non fraintendetemi… il titolo del post non è un appellativo per i clienti dell’Ikea! Teste di Legno in questo caso è il nome dei due giovani designer Elia Maurizi e Francesco Pepa incontrati al Fuorisalone e Lato B è il loro progetto, nato assemblando creativamente arredi dell’Ikea. L’idea a dire il vero non è poi così originale, sono ormai molte le rivisitazione creative a base di mobili Ikea ma quelle delle Teste di Legno mi sono comunque piaciute per la loro immagine ironica e giocosa un po’ da cartone animato. Specialmente la cucina per gli elementi che sembrano in equilibrio instabile e per i due “lampioni” neri che la illuminano.
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