A Eurocucina, la sezione del Salone del Mobile di Milano dedicato all’ambiente cucina, Lago presenterà il nuovo sistema componibile Fusion Kitchen.
Il sistema disegnato da Daniele Lago gioca sull’abbinamento di materiali diversi.
L’accostamento dei volumi dalle linee pulite che si integrano uno nell’altro mette ulteriormente in risalto il contrasto materico.
Ad esempio, nella composizione nella foto al blocco centrale realizzato in rovere antico venato vengono accostati due blocchi massicci in marmo di forma diversa.
Il blocco a destra staccato da terra che si appoggia alla lastra in vetro temperato extrachiaro rende più leggera la composizione.
L’effetto complessivo è elegante e prezioso.
La nuova finitura XGlass, realizzata con una tecnologia che permette di stampare in digitale sul retro del vetro, crea una continuità materica fra top e frontali.
Fusion Kitchen è un sistema modulare flessibile che permette grande libertà nel progetto della composizione che può essere a parete, lineare o ad angolo oppure a isola.
A causa dei numerosi aspetti tecnici complessi che devono essere valutati, la cucina è sicuramente l’ambiente della casa più difficile da arredare.
I sistemi componibili proposti dai vari brand cercano di rendere il compito più semplice ma, quando si acquista la cucina, difficilmente si può fare a meno dell’aiuto di uno specialista.
In più dal punto di vista estetico le cucine si assomigliano un po’ tutte, lasciando poco spazio alla personalizzazione.
Per questi motivi la cucina è una sfida stimolante per i designer che puntano a trovare nuove soluzioni all’insegna della semplificazione e della diversificazione.
Va in questa direzione il progetto ancora work in progress targato “Very Simple Kitchen“, il nuovo brand che verrà lanciato nel 2018 dal designer Riccardo Randi. Al Fuorisalone 2017, negli spazi del Superstudio Più, abbiamo visto i prototipi di questo nuovo sistema cucina.
Per sviluppare il suo progetto Riccardo Randi ha preso spunto dai robusti banchi da lavoro in ferro tradizionalmente utilizzati nelle officine industriali.
E’ nato così un sistema cucina componibile diverso dal solito che ha un carattere giovane, giocoso e informale. I vari elementi sono pensati per essere acquistati on line in pochi passi e poi montati direttamente dal cliente in modo semplice e veloce.
Il sistema è composto da elementi freestanding da accostare l’uno all’altro. Le composizioni possono essere facilmente personalizzate nei colori e completate con top realizzati in diverse tipologie di materiale.
Nonostante l’immagine piacevolmente semplice e informale, la nuova cucina Lepic presentata recentemente da Schiffini è un sistema componibile molto ricco e versatile. Il design è infatti firmato niente meno che da Jasper Morrison che, dopo aver creato tantissimi prodotti di grande successo per tutti gli ambienti della casa, si dedica per la prima volta alla progettazione di una cucina prodotta industrialmente. In controtendenza con le cucine eccessive ed inavvicinabili che si sono viste spesso negli ultimi anni, il punto di forza della cucina Lepic sta proprio nella semplicità e “familiarità” del design. Una semplicità che, in linea con la filosofia progettuale del designer britannico, viene valorizzata e arricchita con un interessante abbinamento di materiali e una grande cura nei dettagli. Per finalizzare Lepic, Jasper Morrison ha infatti lavorato con Schiffini per due anni ottimizzando con grande attenzione tutti gli aspetti del progetto: il risultato è un sistema per la cucina dal design fresco che non segue i trend e le mode del momento e che, con grande funzionalità e grande capacità compositiva, si presta ad essere ambientata negli spazi abitativi più diversi.
“Smart, simple, full of character”: è una definizione davvero appropriata per la cucina Miniki slimline, un sistema componibile molto compatto e funzionale che risolve i problemi di spazio senza rinunciare ad un’estetica molto attraente.
Miniki è la soluzione perfetta e soprattutto non invasiva da adottare in un monolocale, in un open space, in un appartamento da dedicare all’affitto a breve, in una casa di vacanza, in un ufficio o in qualunque spazio dove può capitare di cucinare ma dove una cucina “normale” sarebbe troppo o poco appropriata.
Miniki può anche essere una valida alternativa per chi, pur avendo lo spazio necessario, non ama l’aspetto delle classiche cucine e vuole qualcosa di diverso. O anche per chi ha una vita nomade e si trasferisce spesso in una casa nuova.
Grazie al coperchio ribaltabile che nasconde il lavello e il piano cottura, la cucina quando non serve sparisce e assume le sembianze di una console sospesa dal design moderno e minimale che arreda con discrezione ed eleganza.
Il design contemporaneo molto pulito è caratterizzato da maniglie integrate nelle ante che spariscono alla vista e dagli spessori dei vari pannelli scanditi da colori a contrasto o dalla piacevole rigatura del multistrato in legno.
Miniki riserva anche un’altra piacevole sorpresa: con una bellissima palette di ben quindici colori coordinabili si possono creare come in un gioco accostamenti cromatici a contrasto molto particolari che si rivelano solo quando si alza il “coperchio della scatola”.
Il sistema è composto da tre moduli base che replicati possono dare luogo a composizioni adatte a qualsiasi spazio.
Miniki è prodotta a mano in Germania con materiali di qualità che durano nel tempo.
Al Fuorisalone 2016, la kermesse di eventi che anima Milano in questi giorni in occasione del Salone del Mobile, Cesar nel suo Flagship Store di via Larga 23 presenterà Unit, un nuovo sistema componibile per la cucina disegnato da Garcia Cumini.
Ispirata alle cucine professionali, Cesar ne “addomestica” le caratteristiche estetiche e funzionali per creare Unit, un sistema adatto alla cucina di casa.
Per inserirsi armoniosamente nell’interior design domestico, gli aspetti più tecnici delle cucine utilizzate nei ristoranti vengono reinterpretati stilisticamente mantenendone però alcuni vantaggi pratici. Ad esempio l’appoggio sui piedi che mantiene gli elementi contenitivi della cucina staccati da terra, oltre a rendere la cucina più ergonomica e più leggera esteticamente, costituiscono un vantaggio per quanto riguarda l’igiene. Inoltre il sistema di appoggio è studiato per permettere uno spazio libero di ben 240 cm fra un piede e l’altro.
L’ampia modularità permette di realizzare moltissime soluzioni compositive che si adattano a spazi cucina grandi e piccoli oppure a open space con cucina e living in continuità.
In un periodo in cui l’arte del cucinare è diventato un tema che appassiona moltissimo, il design semplice e lineare di Unit che prende spunto dalle cucine professionali è sicuramente in trend.
Page 2 of 3