Le creazioni dell’artista giapponese Kaori Juzu sono diverse dai tipici gioielli. Per l’accostamento di forme astratte irregolari fatte di bombature e piegature, le sfumature dei colori e l’effetto materico delle superfici assomigliano di più a piccole sculture artigianali. Nata a Fukuoka, Kaori Juzu ha studiato arte e fatto le sue prime esperienze nel design del gioiello in Danimarca dove ha poi fondato il suo studio. La sua collezione di gioielli si chiama Klenodie, una parola danese che significa tesoro, gemma, piccolo oggetto prezioso e che sintetizza la sua visione dell’arte orafa che si sviluppa attraverso la sperimentazione di tecniche diverse applicate a materiali come il bronzo, l’argento e l’oro colorati con miscele di smalti.
La collezione di gioielli Laminar disegnata dalla designer di Phoenix Melanie Shelor ha un carattere molto minimalista. I pezzi realizzati a mano in argento che mostriamo nelle foto hanno un disegno semplice e molto contemporaneo che riprende segni grafici geometrici in bianco e nero riprodotti con fili metallici sottili o lamine di spessore molto ridotto.
I gioielli di Janna Syvänoja sono fatti di carta. L’artista/designer comincia dando una forma al primo elemento che poi viene replicato in una lunga sequenza. Con questo procedimento la composizione assume un volume ritmico che si produce in modo naturale. Le forme organiche dei gioielli che ricordano le volute delle conchiglie hanno un aspetto morbido con superfici che sembrano fatte di velluto. Janna Syvänoja utilizza ritagli di carta stampata presi da libri, cataloghi, mappe e dizionari. I caratteri e i colori stampati sulla carta contengono una storia e dei significati che si svelano in modo casuale diventando il decoro del gioiello.
Janna Syvänoja ha studiato architettura di interni e design del mobile alla University of Industrial Arts di Helsinki. Oltre alla creazione di gioielli, con le stesse tecniche questa artista si dedica anche alla scultura e alla realizzazione di installazioni artistiche.
Dopo essere stata a Roubaix, New York, Atene, Valencia, Miami e Seoul l’eccezionale collezione di gioielli della collezionista parigina Diane Venet arriva l’8 febbraio al nuovo museo Vitraria Glass +A Museum di Venezia in una mostra intitolata “Precious – da Picasso a Jeff Koons”. Un’occasione unica per gli appassionati di gioielli di vedere come i protagonisti dell’arte moderna e contemporanea dalla seconda metà del XX secolo a oggi hanno interpretato l’arte orafa. I pezzi esposti sono ben 158 e sono firmati da oltre 100 artisti fra cui Salvador Dalí, Alexander Calder, Damien Hirst, Tapio Wirkkala, Lucio Fontana, Ron Arad, Roy Lichtenstein e Anish Kapoor. Un percorso fatto di “opere d’arte da indossare” dove i gioielli raccontano una storia vissuta, un’emozione o il carattere delle persone a cui gli artisti si sono ispirati per disegnarli. Diane Venet ha costruito la sua collezione nel corso di molti anni grazie a incontri, viaggi e ricerche. In alcuni casi ha anche invitato esplicitamente gli artisti a cimentarsi con il design del gioiello.
“Precious – da Picasso a Jeff Koons” sarà a Venezia fino al 12 aprile.