Anche se non si direbbe, l’arredamento ritratto in queste immagini non è stato progettato recentemente.
Si tratta infatti di una realizzazione degli anni ’50 che porta la firma del grande maestro Le Corbusier.
All’inizio degli anni ’50 l’architetto Lucio Costa fu incaricato dal governo brasiliano di progettare la Maison du Brésil nella città universitaria internazionale di Parigi.
In fase di realizzazione l’architetto chiamò a collaborare Le Corbusier.
Il maestro apportò delle modifiche e alla fine firmò il progetto dell’edificio che venne inaugurato nel ’59.
Per progettare gli interni, Le Corbusier si avvalse della collaborazione di Charlotte Perriand.
Nella stanza l’armadio era stato concepito dal grande maestro per suddividere l’ingresso e il blocco sanitario dalla zona letto studio.
Per ottimizzare lo spazio disponibile, Charlotte Perriand rese questo arredo più funzionale trasformandolo in un elemento contenitivo fruibile da più lati.
Il letto dal design minimale venne realizzato con un pianale in legno massello su cui si appoggiava direttamente il materasso e un cuscino a rullo.
La dotazione della stanza venne completata con una libreria/lavagna a muro e un tavolo scrittoio.
Inoltre venne inserito un elemento a scatola chiamato Tabouret posizionabile sia in orizzontale che in verticale per funzionare sia da sgabello che da tavolino.
Questo arredo semplicissimo molto curato nei dettagli e realizzato in massello di rovere tinto naturale, presenta un incastro a coda di rondine sugli spigoli.
Le aperture allungate sui lati facilitano lo spostamento dell’arredo.
Dopo quasi sessanta anni è incredibile come gli arredi coordinati della stanza progettata da Le Corbusier siano ancora straordinariamente attuali !
Il brand Cassina riedita fedelmente la famiglia di arredi LC della stanza di Le Corbusier nella collezione I Maestri.
Camera d’autore firmata Le Corbusier
Il divano LC5, disegnato da Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand per il salotto del suo appartamento di Parigi, fu rieditato da Cassina nel 1974. Prendendo come riferimento il progetto originale, quest’anno Cassina ripropone questo divano con delle finiture diverse, delle proporzioni più generose e una seduta più comoda rispetto alla prima edizione.
Roberto Lazzeroni crea per Poltrona Frau la minicollezione Nivola formata da una poltrona e un divano dalle linee semplici e arrotondate. La struttura è in legno massello di frassino tinto wengè, il rivestimento esterno è in Cuoio Saddle Extra e l’interno in Pelle Frau o velluto.
La Potence Wall Lamp è considerata uno dei capolavori di Jean Prouvé che la disegnò nel 1950 in collaborazione con Charlotte Perriand per la famosa Casa “Tropique”. Molto innovativa per quell’epoca, questa essenziale lampada con il lungo braccio orientabile da fissare a parete unisce estetica e praticità. Oggi è prodotta da Vitra.
Progettata da Charlotte Perriand nel 1938 per il suo piccolo appartamento parigino e rieditata da Nemo Cassina Lighting in stretta collaborazione con M.me Pernette Perriand-Barsac, figlia e unica erede di Charlotte Perriand, la Potence Pivotante è ancora più essenziale della lampada precedente.
Sempre riproposta da Nemo Cassina Lighting e anch’essa firmata da un grande maestro del design, Le Corbusier, la Lampe de Marseille disegnata nel 1950 abbina all’esile braccio curvato un paralume geometrico in metallo con due coni contrapposti di diverso diametro.
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Cassina riedita Nuage, una famiglia di librerie e contenitori disegnato negli anni ’50 dal grande architetto Charlotte Perriand. Un vero oggetto da collezione di grande forza grafica e funzionale basato sulla modularità libera ispirata all’architettura giapponese con effetti di movimento sempre diversi. La composizione può essere arricchita con accessori come vassoi in alluminio e vaschette scorrevoli in materiale plastico e le ante scorrevoli possono essere in alluminio anodizzato o nei colori rosso, blu, verde, giallo, grigio, bianco e nero. Agape Casa ripropone Multiuse, un sistema libreria ancora oggi estremamente attuale che fu sviluppato da Angelo Mangiarotti, uno dei grandi protagonisti della progettazione italiana del Novecento. La struttura con piani orizzontali continui sorregge elementi contenitori con ante colorate scorrevoli.
Ogni colore contraddistingue una diversa dimensione nel sistema di cinque tavoli bassi disegnato da Charlotte Perriand, artista che collaborò per molto tempo con Le Corbusier e Pierre Jeanneret. Disegnati nel 1951, la riedizione di questi tavoli con piano laccato fa parte della serie “Cassina I Maestri”. Con delle nuove tonalità brillanti torna Pantop, la sospensione a forma di campana dell’estroso designer danese Verner Panton. A proporne la riedizione è il marchio VerPan. E’ molto più recente la geniale sedia Uno di Segis che sembra rigida ma invece asseconda morbidamente le forme di chi si siede. Merito della tecnologia perché a renderla soffice è il nuovo polimero brevettato R606. Egal, il sistema libreria a varie altezze di Axel Kufus per Moormann, può essere colorato a piacere aggiungendo le porte scorrevoli.