A cavallo fra l’arredamento e l’arte questi due pezzi sono una interessante sperimentazione sulle forme e diventano oggetti estremamente decorativi senza rinunciare però alla loro funzione.
Lo Spring Table dei designer Tb&Ajkay di Stoccolma, realizzato con strati di compensato di betulla, si sfoglia e si arriccia su un lato come se fosse fatto di sottili fogli di carta.
La seduta Loop di Casamania creata dalla designer olandese Sophie De Vocht è un ibrido, un po’ chaise longue, un po’ tappeto. Un gran numero di ciuffi di filato sono inseriti con degli aghi su una base di tessuto. La struttura è di metallo.
La Panton Chair è una delle icone più famose di tutti i tempi. Verner Panton, dopo anni di lavoro, mise a punto il prototipo nel ’60 e nel ’67 iniziò la produzione in serie. Grazie alla modernità del materiale e alla particolarità della forma che segue sinuosamente l’anatomia del corpo, fu subito un grande successo. Stampata a iniezione da un blocco unico di polipropilene, impilabile fino ad un massimo di 5 elementi, disponibile nella classica finitura lucida e nella versione satinata, la Panton Chair è a proprio agio in qualsiasi tipo di ambiente. E’ stata oggetto di tantissime rielaborazioni: Vitra stessa, l’azienda che la produce, nel 2010 ha indetto un concorso invitando decine di designer a reinventarla (vinse quella di Jump Studio, seconda quella di Ben Adams Architects). Nell’interpretazione Him & Her di Fabio Novembre per Casamania, l’ergonomia della forma della Panton viene portata all’eccesso per assumere le forme di corpi nudi. Invece il designer Peter Jakubik con la provocatoria Panton DIY dà le istruzioni per farsi da soli una simil-Panton Chair partendo da un tronco d’albero.
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