Classics With A Contemporary Twist from Artek oy ab on Vimeo.
Quest’anno lo stand di Artek al Salone del Mobile ci ha riservato una sorpresa. L’ormai mitico sgabello impilabile Stool 60 di Alvar Aalto del 1933 diventato icona del design scandinavo e della marca finlandese che eravamo abituati a vedere in betulla era presente in alcuni esemplari multicolore. Ci hanno spiegato che queste belle variazioni sul tema non sono in vendita ma fanno parte del concetto architettonico dello stand curato dall’artista designer Mike Meiré dello studio Meiré und Meiré. Nello stand era presente anche una versione dello sgabello in legno grezzo che sembrava lì apposta per essere colorato. Probabilmente Artek svilupperà quest’idea invitando qualcun altro ad inventare delle nuove interpretazioni, ma ancora non si sanno i dettagli dell’iniziativa.
I container sono stati la soluzione per rendere subito disponibili dei moduli abitativi in caso di eventi catastrofici. Ma ora sono sempre più spesso utilizzati anche per allestire suggestivi spazi commerciali, stand fieristici o mostre d’arte itineranti. Ad esempio l’architetto brasiliano Marcio Kogan ne ha rimessi a nuovo sei per realizzare Decameron, un negozio di arredamento di design a San Paolo. Invece Shigeru Ban nel 2007 aveva realizzato un interessante spazio per Artek, la famosa azienda di mobili scandinava. Continua nel post di domani…
Il tavolino 90B disegnato da Alvar Aalto nel 1935 è ormai un classico di Artek. Anche il Trienna Coffee Table è di Artek, un bellissimo tavolino dalla linea leggera e geometrica disegnato nel 1954 da Ilmari Tapiovaara. Lo sgabello Butterfly a forma di ali di farfalla fa parte della Collezione Vitra Design Museum. Disegnato nel 1954 dal designer giapponese Sori Yanagi, si può usare anche come piccolo tavolino. E infine un progetto recente di Gianluigi Landoni per Desalto, il tavolino in larice naturale a forma di “I” come Italia, una porzione di trave dove in rilievo sono riportati i numeri 18612011 per celebrare un grande evento.
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