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Maria S.C. chandelier : la luce in provetta

S. C. Chandelier by Pani Jurek

Maria S.C. chandelier

La lampada Maria S.C. chandelier è probabilmente uno dei pezzi più conosciuti fra i prodotti creati da Magda Jurek.

La designer polacca, fondatrice del brand Pani Jurek, crea prodotti originali e multifunzionali che coinvolgono l’utilizzatore attraverso le possibilità di personalizzazione.

Maria S. C. Chandelier by Pani Jurek

La sospensione Maria S.C. chandelier ruota intorno all’utilizzo inedito di un oggetto asettico e molto semplice come la provetta in vetro utilizzata nei laboratori di analisi.

Questo oggetto di uso comune acquisisce valore diventando l’elemento centrale una composizione che rievoca i sontuosi lampadari classici in cristallo di stile Art Decò.

Maria S. C. Chandelier - Pani Jurek

Design e arte

Il processo creativo alla base di questo originale lampadario ha qualcosa in comune con le opere dell’artista Marcel Duchamp, padre dell’arte concettuale che ideò il ready-made.

Nel ready-made l’opera d’arte non è nient’altro che un oggetto già esistente che, liberato della sua funzione d’uso comune, acquisisce valore quando l’artista lo data, gli conferisce un titolo e lo espone in una mostra d’arte.

L’inserimento in questo nuovo contesto cambia la natura dell’oggetto rendendolo protagonista e trasformandolo in un’opera d’arte.

Maria S. C. Chandelier - Pani Jurek

Anche nel caso del lampadario di Magda Jurek, il nome del prodotto è parte integrante del progetto:

Maria S.C. chandelier è un omaggio alla scienziata polacca premio Nobel per la chimica Maria Sklodowska-Curie.

La lampada è formata da strutture circolari che accolgono le provette di vetro e che possono essere facilmente rimosse per poter essere disposte in diverse configurazioni.

L’utilizzatore può personalizzare ulteriormente il lampadario inserendo nelle provette dei fiori, dei rami, dei liquidi, delle polveri o dei piccoli oggetti colorati.

Maria S.C. chandelier

Come nel ready-made, le provette sono prelevate dal contesto asettico del laboratorio di analisi per diventare dei piccoli vasi e assumere nella composizione un valore estetico che prima non avevano.

Magda Jurek si è diplomata in pittura alla Academy of Fine Arts di Varsavia e, parallelamente alla sua professione nel campo del design, è anche artista.

Magda crede nell’importanza di creare prodotti sostenibili ed è convinta, se li si studia per assolvere a più funzioni, sono un’opportunità per limitare gli acquisti e i consumi.

Maria S.C. chandelier : la luce in provetta

MARE DI CARTA

marulho - cildo meireles

Con l’arrivo dell’inverno chi come me vive in città comincia a sentire la nostalgia del mare. Ecco allora due installazioni artistiche che ricreano le sensazioni che si provano davanti alla ineguagliabile bellezza del mare. La prima, andata in scena all’Hangar Bicocca di Milano dal 27 marzo al 20 luglio scorsi è Marulho, l’installazione che chiude il percorso espositivo di “Installations”, l’antologia delle opere create tra gli anni settanta e oggi dall’artista brasiliano pioniere dell’arte concettuale Cildo Meireles. Attraverso la suggestiva ricostruzione in interno di un lungo pontile in mezzo al mare l’artista invita il pubblico a interagire con l’installazione per sperimentare le sensazioni multisensoriali e poetiche che trasmette il mare, un mare in questo caso fatto di 17.000 in-folio (i fogli piegati in due che rilegati compongono le pagine dei libri).

metaforfosi - daniele papuli

La seconda suggestione arriva invece da alcune delle 13 installazioni di “Metamorfosi. Sculture e installazioni di carta” dell’artista pugliese Daniele Papuli esposte fino al 7 settembre scorso nelle sale affrescate del Palazzo Ducale di Martina Franca in Puglia. Un evento con dimensioni più ridotte rispetto al primo, ma che con Marulho ha qualcosa in comune: anche qui il mare è fatto di carta. Nelle installazioni di Papuli la bellezza sensuale dell’acqua è ricreata con una quantità infinita di sottili strisce di cartoncino, una materia solida che la capacità espressiva e manuale dell’artista rende liquida. L’acqua (di cartoncino) irrompe da un angolo e bagna il pavimento della sala affrescata come le onde del mare sulla spiaggia. Di Daniele Papuli Design Lover ha già parlato in passato. Se volete sapere qualcosa di più su di lui e sulla sua produzione artistica, leggete questo articolo: “La paper art di Daniele Papuli”.