Bertjan Pot ha creato per Golran una collezione di tappeti dal disegno geometrico molto moderno realizzati con l’antica tecnica del kilim. La miscela dei colori a contrasto enfatizza il gioco dei triangoli che decora i tappeti prodotti con lane, sete e materiali naturali. Una serie di pouf di diverse forme geometriche completano la collezione.
Anche la libreria Tangram di Lago gioca con la geometria. L’ispirazione in questo caso nasce dall’antico gioco cinese del Tangram basato sulla scomposizione del quadrato in sette forme geometriche. Il gioco simboleggia il continuo mutamento delle cose: partendo dal quadrato sono possibili infinite combinazioni. Così come nella vita tutto cambia e si trasforma anche la libreria Tangram può quindi assumere infinite forme.
Queste due lampade pur avendo un design molto diverso hanno qualcosa in comune, il filo elettrico rosso.
Kina di Marco Zito per Bosa (foto sopra) è una lampada da tavolo o da parete con una forma molto particolare. Il corpo tubolare della lampada realizzato completamente in ceramica si flette morbidamente per salutare con un inchino il calar del sole e proietta un cono di luce.
Glam di Luc Ramael per Prandina ha la tipica forma delle abat-jour. Il diffusore però invece che essere in tessuto è in vetro soffiato colorato o con finitura a specchio. La trasparenza della base in cristallo rivela il colore del cavo elettrico che diventa così un motivo decorativo.
Fino agli anni ’70 il carrello era un accessorio molto presente nelle case. Probabilmente perché, essendo spesso la cucina e la sala da pranzo due locali separati, era necessario trasportare l’occorrente per apparecchiare la tavola da un posto all’altro. Oggi questi piccoli arredi con le ruote sono tornati di moda. In questo post ne presentiamo tre, tutti caratterizzati da un design molto semplice e fresco. Mai Tai di Odosdesign per Punt (foto sopra) è davvero essenziale: due vassoi sono sorretti da un telaio in legno con ruote. I vassoi che possono essere estratti ed utilizzati separatamente rendono questo piccolo carrello molto funzionale e adatto a tanti diversi utilizzi.
Block Table di Simon Legald per Normann Copenhagen sembra “parente” di Mai Tai. In questo caso i due piani di appoggio sono trapassati da quattro montanti simili a bastoni che proseguendo verso l’alto creano quattro pratici manici per muovere il carrello in tutte le direzioni. Block Table è un pratico coffee/tea table che può essere utilizzato anche in salotto, come comodino di fianco al letto o nella camera dei bambini.
Cart del designer Bao-Nghi Droste si ispira ai classici carrelli utilizzati una volta per servire il tè. Ha un design semplice che ricorda quello dei carrellini con cui giocano i bambini. E’ formato da una scatola in legno con gli angoli arrotondati che racchiude due vani chiusi, uno più grande che aperto funziona da piano di appoggio e uno più piccolo dove possono essere riposti oggetti più minuti. Il telaio a tre gambe composto da esili tubi di acciaio verniciati a polvere è dotato di due grandi ruote in legno. Per muoverlo c’è un semplice manico in legno.
Niente paura… non ci vedete doppio e non siete neanche diventati daltonici! Quella che vedete in questa foto è la “miniatura” in rosso della Tour Eiffel che l’azienda francese Fermob, produttrice di mobili da giardino, ha costruito per festeggiare il 125° anniversario del brevetto della sedia Bistro di Edourad Leclerc. Fra l’altro… anche la Tour Eiffel (quella vera) compie la stessa età quest’anno. Come la torre anche la sedia Bistro nel suo piccolo è una icona che tutti abbiamo in mente quando pensiamo a Parigi, quindi l’idea di accostarla al monumento simbolo della capitale francese per festeggiarne il compleanno è più che mai azzeccata! La torre Bistro, alta 13 metri e costruita con 324 sedie assemblate con 5184 rivetti e con 3888 punti di saldatura, è stata al Champ-de-Mars dal 24 giugno al 7 luglio, poi si è trasferita davanti all’Hôtel de Ville dal 19 luglio al 17 agosto per tutta la durata di Paris Plage. Ma torniamo alla sedia: la Bistro ebbe subito un grande successo anche grazie ai venditori di limonata che la adottarono subito perché, essendo pieghevole, non li obbligava a pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Poi Fermob acquistò il brevetto e la perfezionò. Bistro, nonostante la sua ragguardevole età, ha mantenuto intatto il suo fascino e oggi è prodotta in 24 colori e in centomila pezzi l’anno utilizzati in tutto il mondo nei parchi, nei déhors dei locali e in tantissimi giardini e terrazzi privati.
Progettare la cucina a vista in continuità con il living per poterla utilizzare non solo come zona per preparare i cibi ma come spazio di socializzazione aperto da vivere con gli amici è ormai un trend più che consolidato. Attualmente accanto a questa tendenza ne sta emergendo un’altra che riguarda il modo di concepire i mobili della cucina. In alternativa alle cucine molto strutturate e compatte con spazi contenitivi chiusi, sul mercato sono sempre più frequenti le proposte di cucine leggere e destrutturate, “banchi di lavoro” molto semplici, leggeri, essenziali e facilissimi da montare dove non solo gli oggetti per cucinare sono a vista ma anche gli elementi tecnici si rivelano invece di essere nascosti.
Critter di Elia Mangia è un esempio molto chiaro di questa tendenza. Come ben spiegato nel sito del designer, Critter “è un piano di lavoro free-standing che si pone per tipologia a cavallo fra la cucina domestica e la cucina da campo. Nel tentativo di innovare prefigurando nuovi scenari, Critter scardina uno degli ultimi baluardi dell’immobilismo domestico.” Il piano di lavoro assemblato con sole 8 viti è facilmente smontabile e trasportabile anche all’esterno.
Un’altra proposta certamente meno “estrema” ma che segue la tendenza della semplificazione è Meccanica di Demode engineered by Valcucine. Tutto il sistema si basa su un’intelaiatura leggera dove gli elementi strutturali sono uniti con giunzioni meccaniche senza nessun utilizzo di colle. Ampia personalizzazione, possibilità di automontaggio, imballo ridotto, materiali 100% riciclabili sono le caratteristiche di Meccanica. Con la stessa intelaiatura si possono facilmente costruire scaffali e librerie per arredare gli altri ambienti della casa.