Pur essendo stata disegnata recentemente, la poltrona Polygon ha qualcosa di retrò che richiama il modernariato. Il suo design rievoca lo stile modernista ma anche le linee delle poltrone in teck del design scandinavo di fine anni ’50. Il tratto spezzato disegnato dal tondino di acciaio della struttura crea un raccordo visivo fra i due volumi imbottiti dello schienale e della seduta. Questa geometria complessa crea un gioco di esagoni e poligoni che cambiano l’immagine della poltrona a seconda del punto di vista dal quale la si guarda. Polygon è prodotta dall’azienda croata Prostoria ed è stata disegnata da Numen/ForUse, un collettivo di designer croati e austriaci che, oltre ad occuparsi di industrial design, cura anche progetti nel campo della scenografia e dell’arte concettuale.
Per disegnare la nuova lampada Oda, Sebastian Herkner si è ispirato alle fotografie in bianco e nero di archeologia industriale scattate dalla coppia di artisti tedeschi Bernd e Hilla Becher. In particolare l’idea è nata osservando le fotografie delle torri che una volta sorreggevano i grandi serbatoi dell’acqua. Concepita come un “serbatorio di luce”, la lampada è composta da una struttura di appoggio in metallo molto semplice sulla quale appoggia una grande bolla luminosa in vetro soffiato. Oda è prodotta da Pulpo ed è proposta con bolla in vetro di tre colori (opalino, grigio o ambrato), con struttura in metallo laccata in bianco o nero e nelle tre dimensioni small, medium e big. La versione big è una lampada da terra.
Il divano in morbida pelle Tactile di Vincenzo De Cotiis per Baxter ha un design molto particolare. La seduta e lo schienale sono due volumi importanti che si piegano leggermente alle estremità integrandosi l’uno nell’altro. Le impunture enfatizzano ulteriormente questo disegno.
Anche Ace di Christophe Delcourt per Roche Bobois ha uno schienale avvolgente che in questo caso però contrasta con le linee più squadrate della seduta.
Lo schienale morbido e avvolgente del sofa Mimic di Monica Förster per De Padova si appoggia sulla seduta formata da due elementi sovrapposti. Mimic è un sistema componibile che permette di creare numerose configurazioni.
Tabu è una famiglia di sedie disegnata dal designer spagnolo Eugeni Quitllet e prodotta da Alias. Parlando di Tabu, la parola “famiglia” è particolarmente calzante perché tutti i modelli della collezione sono strettamente imparentati fra loro. Partendo dalla forma più essenziale (il modello Tabu naked wood), gli altri modelli vengono originati aggiungendo o modificando alcuni degli elementi formali: ad esempio aggiungendo alla Tabu naked wood lo schienale in metacrilato si ottiene il modello Tabu backrest plastic. Oppure se varia l’altezza e si modifica la composizione delle gambe, la Tabu naked wood si trasforma in tavolino basso (Tabu low table). Tabu reinterpreta la tradizione artigianale della lavorazione delle sedie in legno: i modelli della collezione sono realizzati con legno massello di frassino, modellato e assemblato utilizzando la moderna tecnologia digitale.