La collezione di sedute Washington nasce dalla collaborazione di Knoll International con l’artista/architetto di origine ghanese David Adjaye. Prima di stabilirsi e formarsi a Londra, Adjaye ha vissuto la sua infanzia in Libano, Egitto e Yemen. Attualmente dirige quattro atelier in tre diversi continenti, continuando però anche ad occuparsi di progetti e mostre nell’ambito artistico. La collezione Washington ben rappresenta la visione architettonica e scultorea di David Adjaye. Le due versioni della sedia hanno in comune la forma e il particolare design della gamba ma la Washington Skeleton™ è un reticolo geometrico realizzato in alluminio pressofuso verniciato a polvere mentre la Washington Skin™ ha scocca colorata in nylon rinforzato.
Comby della designer Federica Bubani è una famiglia di oggetti “strettamente imparentati” i cui membri svolgono ciascuno una sua funzione: sono una luce declinata in lampada da tavolo, abat-jour o lampada da scrivania ma anche uno specchio da tavolo e una alzatina. Dal punto di vista formale e materico, proprio come in una famiglia, tutti gli oggetti hanno “caratteri somatici” simili che danno però vita a personalità individuali ben distinte. Sono tutti fatti di ferro, ceramica e legno, hanno tutti una passione per la geometria e amano la vita nomade: i manici in ferro di diversa grandezza facilitano lo spostamento, le basi in legno di rovere cambiano assetto ma sono tutte uguali, i coni in terra bianca smaltata variano nel diametro. Sembra complicato… ma nella famiglia Comby tutti vanno d’accordo!
Avete presente i donut, i dolci fritti a forma di ciambella con il ripieno di marmellata o crema pasticcera? La giovane designer milanese Alessandra Baldereschi probabilmente ne è golosa perché proprio alla forma di questo dolcetto panciuto si è ispirata per creare il suo sgabello impagliato Donut realizzato con erba lacustre secondo l’antica arte artigianale dell’intreccio con la paglia. La struttura di Donut, proposto in due altezze, è in tondino metallico curvato e verniciato a polvere in tre finiture di colore e la seduta è fatta arrotolando la corda di fibra naturale su una base imbottita. Donut è uno dei prodotti di Mogg, l’azienda di Como fondata dall’architetto Nicola Galbiati.
A quanto pare anche i designer Antonio Lauriola, Vito Vero e Nicola Troiano di Li-ving design studio hanno un loro dolcetto preferito, il macaron. Ispirandosi alla forma e ai colori vivaci di questi ormai famosi pasticcini francesi, hanno creato gli sgabelli Makastool proponendoli in due misure e in diversi abbinamenti cromatici. Gli sgabelli, realizzati artigianalmente, hanno gambe in frassino e seduta rivestita in ecopelle o microfibra idrorepellente antimacchia.
…fiori e fori?? Sì, scusatemi, il titolo è un po’ sciocco ma mi è venuto così, guadando le due famiglie di mobili dal look alternativo di due marchi che non temono di essere un po’ sopra le righe e di lasciar fluire la creatività libera.
Disegnati per Moooi dai designer Kiki & Joost (Joost van Bleiswijk e Kiki van Eijk), il mobile e le credenze a fiori della foto sopra si chiamano Tudor. L’arco a quattro centri della parte superiore dell’armadio insieme alle cornici bene in vista e alle traverse a X sulle ante ricordano appunto le facciate delle case tardo medioevali inglesi in stile Tudor. La struttura è in massello di frassino e la scocca è rivestita con il tessuto in poliestere con il quale sono fatte le etichette dei vestiti.
La seconda famiglia di mobili si chiama Perf e si ispira invece a ben altra epoca e stile: il modernismo degli anni ’50. Questa collezione, disegnata dal team creativo di Diesel per Moroso, ha scocca in doppia lamiera ripiegata e ante perforate. L’immagine rigorosa di questi contenitori può essere vivacizzata da maniglie a contrasto in rosso Diesel.
Giacomo Moor è un designer con una grande passione per il legno. Mentre studia design al Politecnico di Milano lavora anche in una bottega artigiana dove impara l’arte della falegnameria. Alcuni anni fa fonda lo studio GM, un atelier dove realizza mobili e complementi in piccola serie ma anche progetti di arredamento più complessi in stretto contatto con architetti e artigiani e attraverso un continuo confronto con i committenti per coglierne al meglio le aspettative. Metropolis è uno dei suoi progetti più recenti. Si tratta di un bellissimo sistema dal design minimale composto da 7 mobili prodotti in edizione limitata: tavolino, scrivania, armadio, consolle, libreria, parete attrezzata orizzontale e verticale. La funzione dei vari arredi non è immediatamente identificabile ma si rivela attraverso la fruizione. Una interessante ambiguità che si esprime anche nell’assenza di maniglie che sono sostituite da piccole asole nere. Come un tratto spezzato tracciato con un pennarello nero l’esile struttura in ferro laccato collega, sostiene e imprigiona contenitori in noce di varie dimensioni creando delle eleganti architetture che popolano l’interno come un paesaggio metropolitano.