La Architect Bag è nata quando Tod’s ha proposto a Nendo di pensare ad una borsa che potesse soddisfare le specifiche esigenze degli architetti. Il designer ha quindi sviluppato una borsa particolare che quando è completamente aperta ha le dimensioni di un foglio A3. Piegandola in due diventa perfetta per contenere disegni e documenti in formato A4 consentendo allo stesso tempo di trasportare anche oggetti più pesanti, come libri e cataloghi pesanti oppure campionature di materiali. Quando alla fine della giornata non serve più tanto spazio la borsa si piega, i manici restano all’interno e la Architect Bag si trasforma in una clutch. Così con una borsa sola vengono soddisfatte tutte le esigenze dell’architetto, lavorative e non dal mattino alla sera. Un esempio di come lo studio della funzione e l’attenta osservazione delle esigenze del cliente possa plasmare la forma.
La casa di campagna progettata dallo studio di architettura Innauer Matt si adatta al movimento ondulato delle colline. L’edificio è immerso in un bellissimo paesaggio pienamente godibile dalle due terrazze e dalle ampie aperture vetrate in facciata. La forma molto semplice della costruzione è valorizzata da un fitto rivestimento reticolare in legno che ne ricopre tutte le facce e che integra a filo le cornici delle finestre. Questa seconda pelle, oltre ad avere una grande valenza estetica, protegge l’edificio dalle intemperie e ha una funzione isolante. Dall’ingresso al primo piano si accede con una scala alla grande zona giorno che occupa tutto il piano inferiore dove cucina e sala da pranzo sono divise dal living con una muratura che integra una stufa nera utilizzata sia per la produzione dell’acqua calda che per il riscaldamento. Sul fronte opposto alle finestre corre un lungo volume in legno di abete che nell’area cucina contiene gli elettrodomestici e le dispense e che nel living prosegue con delle armadiature. I toni chiari della pavimentazione continua realizzata anch’essa con legno di abete, il candore delle pareti e l’abbondanza di luce naturale rendono l’atmosfera molto rilassante. La scala in legno che collega i livelli è delimitata ai lati da una sequenza di elementi verticali che crea una interessante prospettiva scandita da un bellissimo effetto ritmico. La zona notte al piano superiore è suddivisa in stanze più piccole e raccolte poste una di seguito all’altra.
Villa E è solo uno dei tantissimi progetti realizzati da Studio Ko, uno studio di architettura francese che oltre a Parigi ha sedi anche a Marrakech e a Londra. La villa è posta in un luogo isolato sulle alture della catena montuosa dell’Atlante in Marocco. Gli architetti Karl Fournier e Olivier Marty hanno concepito il progetto architettonico ispirandosi al carattere tipico degli edifici fortificati locali, reinterpretandolo però con uno stile contemporaneo, astratto e minimalista. Le compatte murature in pietra rossiccia che compongono i volumi geometrici dell’edificio sono interrotte da grandi aperture vetrate che garantiscono magnifici scorci sul panorama circostante. Per ottenere un risultato autentico gli architetti si sono avvalsi delle capacità degli artigiani locali e per la costruzione sono stati utilizzati materiali locali dai toni caldi e naturali che si armonizzano perfettamente con il sapore e i colori del territorio. All’interno tutti gli spazi sono arredati in modo sobrio ma molto sofisticato ricreando negli ambienti tanti angoli ricchi di suggestiva atmosfera che evocano un grande senso di pace, silenzio e tranquillità. Lo Studio Ko ha realizzato moltissimi progetti nell’ambito residenziale e pubblico per clienti privati e importanti aziende anche del settore del lusso. Ogni progetto è concepito nel pieno rispetto della storia e della cultura del luogo dove è inserito, valorizzando ove possibile il carattere e i gli elementi preesistenti ma realizzando però sempre qualcosa di unico.
House for mother è un progetto molto recente dello studio svedese di Malmö FAF Architects (Förstberg Arkitektur och Formgivning). La casa, in corso di realizzazione, sarà costituita da due volumi accostati e leggermente sfalsati per una superficie totale di 130 mq. L’impatto visivo esterno dei blocchi sarà estremamente freddo in quanto la facciata e il tetto saranno interamente realizzati in alluminio ondulato. Le aperture vetrate interromperanno l’alluminio con un gioco di simmetrie e asimmetrie ripreso dalla diversa inclinazione delle falde che sovrastano i due volumi. L’interno invece sarà scaldato da rivestimenti in legno. In un volume ci saranno la cucina e la zona living mentre la lavanderia e il bagno troveranno spazio in un piccolo volume attiguo. Nello spazio parzialmente su due livelli all’interno del secondo volume sono previsti invece le camere da letto e lo studio. La pavimentazione in cemento della zona living continuerà ad una quota più alta per costruire una panca. Gli arredi saranno molto semplici e minimali in perfetto stile scandinavo.
L’architettura di questa grande casa immersa nel paesaggio tropicale delle Hawaii si ispira alle abitazioni tipiche della Polinesia. Per garantire una maggiore protezione dalle intemperie, la struttura della casa costruita con telai in legno è staccata dal terreno e gli spazi abitativi sono posti al piano superiore. Una porzione delle falde del tetto può essere aperta per favorire l’opportuna ventilazione e per proteggere gli ambienti dal sole tutti i fronti sono dotati di persiane in legno. Grazie ai grandi serramenti vetrati completamente apribili, gli ambienti al piano terreno sono la prosecuzione del giardino che fronteggia il mare. Un lungo specchio d’acqua si integra con l’architettura passando sotto l’edificio sopraelevato. La casa alle Hawaii è stata progettata dallo studio Olson Kundig Architects e gli interni sono di RP Miller.