La residenza Relic Rock progettata dallo studio DCHGlobal Inc. ha vinto l’AIA Housing Award 2012 nella categoria One and Two Family Custom Residences. Il progetto, basato su un sistema costruttivo flessibile, prevede l’affiancamento orizzontale e verticale di moduli prefabbricati che permettono di creare composizioni abitative diverse per rispondere alle caratteristiche del territorio. L’edificio, che sembra leggermente staccato dal suolo, ha un impatto minimo sul paesaggio con una continuità fra interni ed esterni. La copertura e il basamento sono composti da lastre metalliche quadrate, preformate e imbullonate.
La Mop House di Agi Architects in Kuwait è un progetto complesso, tutto giocato sia all’esterno che all’interno su volumi curvilinei. I volumi sinuosi proteggono con un abbraccio il patio interno dove è posizionata una magnifica piscina. Dal patio gli spazi pubblici al piano terra sono visibili dalle grandi vetrate mentre il primo piano aggettante costituito da grandi volumi bianchi e fluidi è più compatto. La casa è circondata da un bellissimo giardino.
Questo appartamento nel centro di Roma è stato oggetto di una profonda ristrutturazione curata dall’architetto Carola Vannini. L’esigenza dei proprietari di avere più luce naturale è stata soddisfatta ripristinando alcune finestre e rendendo gli spazi più fluidi con l’eliminazione di murature interne. L’originale motivo conduttore del progetto è la presenza di fughe luminose con fasce di led multicolore che staccano le murature dal soffitto e dal pavimento rendendo leggeri i volumi interni grazie ad un effetto di galleggiamento. La cucina, divisa dal resto dell’ambiente con grandi porte scorrevoli a scomparsa, può all’occorrenza essere completamente chiusa. Nel corridoio che organizza la zona notte è stato creato un gioco di vuoti e pieni con nicchie illuminate alternate a scaffali. La luce e il bianco dominante negli ambienti mette in risalto la pavimentazione in legno scuro.
Questa casa sembra disegnata con un unico tratto senza mai staccare la matita dal foglio. La continuità del guscio in larice che riveste tutte le superfici, tetto compreso, enfatizza la purezza e l’essenzialità delle linee. Nei mesi invernali, quando la casa non è utilizzata, le persiane a ribalta sono a filo con la facciata. In estate si aprono e proteggono l’interno dal calore estivo. L’edificio, costruito nella regione austriaca del Burgenland, si ispira ai depositi di vini tipici della zona e accoglie al piano interrato una cantina in cemento armato. Il progetto, vincitore dell’Holzbau Preis 2012, è firmato da Judith Benzer Architektur.
La casa atelier a Marsiglia dello stilista designer di origine libanese Mitri Hourani era un vecchio mulino. La ristrutturazione ha conservato l’autenticità dell’edificio originario con i muri e le volte in pietra e solo il pavimento, a causa delle pessime condizioni, è stato rifatto in cemento verniciato. Solo l’ingresso gode di luce naturale quindi la mancanza di luminosità dell’interno è stata compensata con un gran numero di lampade. L’interno è stato arredato in modo sofisticato con numerosi arredi e oggetti vintage e di recupero accostati in maniera originale che in alcuni casi creano delle moltiplicazioni di grande effetto decorativo.