Sognate una casa a picco sul mare con vista mozzafiato per rilassarvi ascoltando il frangersi delle onde sugli scogli? Bene… eccovi serviti! La Cliff House dello studio Modscape soddisfa questo sogno all’ennesima potenza. Lo studio australiano ha infatti disegnato il concept di un’abitazione letteralmente appesa a strapiombo su una scogliera che, più che a una casa, assomiglia alla prua di una nave che solca le onde. Invece che essere un elemento che si aggiunge al paesaggio, questa casa da brividi ancorata alla roccia con perni di acciaio è pensata come un naturale prolungamento della scogliera che unisce la terra all’oceano. Il concept mette in risalto le potenzialità offerte da tecnologie costruttive innovative basate sul design modulare e sull’impiego di moduli prefabbricati, materia nella quale lo studio Modscape è specializzato. La Cliff House è costituita da cinque moduli prefabbricati sovrapposti; un ascensore interno mette in connessione l’entrata posta sulla sommità della scogliera ai piani sottostanti dove trovano spazio gli ambienti della casa, tutti arredati in modo minimalista per far sì che l’impareggiabile bellezza della location sia la protagonista assoluta del design. Il team dello studio Modscape formato da architetti, ingegneri ed esperti in tecnologie per lo sviluppo sostenibile, progetta edifici utilizzando delle cellule prefabbricate la cui struttura è formata da un telaio in acciaio saldato e da pannelli coibentati. Combinando i moduli si possono creare infinite configurazioni architettoniche in grado di adattarsi alle caratteristiche del luogo e di rispondere in modo molto flessibile alle diverse esigenze estetiche, di spazio e di distribuzione interna. Ma non solo: la casa, interamente costruita in fabbrica, viene montata sul posto in sole 12 settimane.
La casa oggetto di questa ristrutturazione è immersa nel verde della campagna nei pressi di una città non lontana da New York. L’abitazione ospita una famiglia di quattro persone in una superficie interna di 120 mq., uno spazio di dimensioni più contenute rispetto alla metratura media delle abitazioni delle famiglie americane. Nel corso della ristrutturazione, curata dallo studio di architettura e interior design di Manhattan Janson Goldstein, sono state eliminate le partizioni interne al fine di ottenere uno spazio aperto e luminoso. La metratura contenuta e la configurazione open space dell’ambiente hanno portato la famiglia a modificare il suo stile di vita e ad adottare delle regole di maggiore sobrietà: l’eliminazione di tanti oggetti superflui e l’impegno a mantenere in ordine gli spazi e gli oggetti nel rispetto delle esigenze di tutti i membri della famiglia si sono rivelati un’esperienza positiva sia per gli adulti che per i bambini. Nello spazio interno tutto bianco e a doppia altezza si apprezza la particolarità della struttura che sorregge il tetto caratterizzata dalla scansione ritmica delle travi in legno e da un’ampia fessura vetrata fra le falde. La luce dall’alto aumenta ulteriormente la luminosità dell’ambiente dotato di ampi fronti finestrati. Il design degli interni e l’arredamento semplice fatto di pochi pezzi ricordano il minimalismo delle case rurali del Giappone, Paese in cui il proprietario è nato. Al piano terra la zona cucina è estremamente essenziale mentre la cabina armadio e lo spazio gioco dei bambini sono contenute in una struttura metallica. La leggera velatura che delimita i fronti della struttura crea un effetto di trasparenze che delimita lo spazio senza compromettere la continuità dell’ambiente. Una ripida scala porta al soppalco che ospita la zona notte.
Lo studio di architettura Buero Philipp Möller ha ristrutturato una fattoria del 1890 a Moorenweis in Germania trasformandola in una suggestiva abitazione per una famiglia. La bellissima struttura dell’edificio con i pilastri e le capriate del tetto in legno è stata ripristinata com’era in origine. Lo spazio al piano terra è stato riorganizzato dividendo le diverse aree funzionali con delle murature che arrivano solo ad una certa altezza per conservare una certa continuità dell’ambiente e per sfruttare meglio la luce delle finestre. Mentre in alcuni ambienti l’arredamento, le porte e le lampade ricreano l’atmosfera tradizionale tipica delle case di campagna, altri spazi hanno un’immagine decisamente più moderna con murature tinteggiate in colori particolari. Dalla sala da pranzo a doppia altezza si può apprezzare la struttura in ferro nero che delimita il piano superiore e che ricorda le partizioni delle vecchie officine. Una scala a vista in ferro e legno porta alle stanze del livello superiore. Alcuni ambienti sono stati decorati con pannelli di colore nero che si abbinano con la tappezzeria a righe scure. Il nero ricorre anche in altri elementi dell’arredo creando un contrasto molto piacevole con il tono biondo del legno.
Direttamente collegato con un corridoio esterno alla grande casa di famiglia, l’edificio realizzato a Yaizu City dallo studio di architettura giapponese mA-style architects permette ad una coppia di vivere vicino ai parenti senza rinunciare ad uno spazio per godersi la propria libertà. La sequenza di elementi in legno a V rovesciata che sorreggono il tetto anch’esso di legno, appoggiata su una struttura rettangolare di muratura bianca con finestre, crea alle estremità dell’edificio due belle aperture vetrate triangolari. La cucina e le camere da letto rimangono nella casa di famiglia. Nell’interno tutto aperto della dependance una serie di nicchie ricavate sui lati lunghi dello spazio ospitano altre funzioni come lo studio e le librerie. Alcune scalette portano su un soppalco nel sottotetto dove trova spazio una zona letto. L’illuminazione è assicurata da semplicissime lampadine nude che pendono dalle V del soffitto.
Il modo di concepire l’architettura, gli spazi e gli interni degli architetti giapponesi mi ha sempre colpita molto. Probabilmente per la loro storia e cultura, il loro gusto estetico ma anche per le limitazioni dovute alla mancanza di spazio delle città giapponesi densamente abitate, gli architetti giapponesi riescono a progettare anche in pochissimi metri quadrati delle abitazioni che coniugano la funzionalità con un’estetica secondo me ineguagliabile. Nei progetti mettono solo ciò che serve senza sbavature raggiungendo così una sintesi che si traduce in pura bellezza. Nonostante l’estrema pulizia delle linee e il minimalismo fatto di pochi elementi, materiali e colori le loro realizzazioni non sono mai fredde o banali. Maestri dell’arte del togliere, riescono a trovare soluzioni innovative e a progettare edifici e ambienti a misura d’uomo. Attraverso la scelta dei materiali e la cura dei dettagli sono capaci di creare un’atmosfera particolare che, attraverso la ricerca della semplicità e dell’armonia, evoca tranquillità, risulta calda e accogliente e nella quale viene voglia di vivere.
E voi cosa ne pensate?
Page 1 of 2