Finalmente i temi ambientali legati al rispetto della natura e all’utilizzo consapevole delle risorse sembrano entrare nella mentalità comune.
Probabilmente molte persone cominciano a rendersi conto della gravità della situazione e delle conseguenze dei nostri comportamenti sulle future generazioni.
Una dimostrazione che ciò sta accadendo è il crescente interesse delle aziende di tutti i settori verso questi temi.
Alle aziende che per prime hanno cavalcato questi temi nelle loro campagne promozionali ora devono adeguarsi anche le altre, e questo è un buon indicatore dell’evoluzione in corso nell’opinione pubblica.
In questo modo si crea un circolo virtuoso che accresce la sensibilità dell’opinione pubblica.
Nel campo dell’architettura e del design i temi ambientali sono da tempo uno stimolo all’adozione di nuovi modi di progettare e costruire e allo sviluppo di nuovi materiali.
A proposito di nuovi materiali, qui ne presentiamo uno.
Si tratta di Plasticiet, un materiale prodotto con gli scarti della plastica che è stato sviluppato dai due product designer Marten Middel e Joost Dingemans di Rotterdam.
Il materiale ha un aspetto che può ricordare la pietra e viene prodotto utilizzando un mix di tecniche industriali e artigianali.
Plasticiet è declinato in alcune varianti cromatiche e può essere usato nell’interior design e nella realizzazione di mobili.
Questo nuovo materiale fa sì che gli scarti della plastica non vengano buttati via nei rifiuti ma vengano utilizzati per un tempo più lungo.
Nuovi materiali per il design di interni che hanno a cuore l’ambiente
L’impatto negativo che la produzione e il trasporto delle bottiglie di plastica hanno sull’ambiente sono note. Le bottiglie vuote, dopo essere state utilizzate solo una volta, vengono poi spesso abbandonate ovunque inquinando la terra e il mare. Anche dove si potrebbe tranquillamente farne a meno, tanta gente in tutto il mondo, invece che attingere l’acqua dal rubinetto di casa, continua ad acquistare le acque minerali imbottigliate. Questa abitudine causa un incredibile spreco di denaro e di risorse.
Ma non solo: la forma delle bottiglie di plastica risponde maggiormente alle esigenze delle aziende produttrici invece che essere funzionale per il consumatore che deve trasportarle.
Sulla scia di tutte queste considerazioni, gli australiani Jesse Leeworthy e Jonathan Byrt tentano di cambiare le “regole del gioco” creando memobottle™, delle bottiglie riutilizzabili che possono essere facilmente trasportate in tasca, nello zaino o nella borsa, proprio come un libro, un laptop o uno smart phone.
Invece della tradizionale forma cilindrica, il design delle memobottle™ è sottile e le dimensioni sono quelle di un foglio formato A5 o A6. La A5 memobottle™ misura 243 mm X 148 mm X 30 mm di spessore e ha una capacità di 750 ml. Con una capacità di 375 ml, invece la più piccola A6 memobottle™ ha la misura giusta per stare comodamente in tasca: 195 mm X 112 mm X 30 mm di spessore.
Le memobottle™ sono prodotte in plastica priva di BPA (il BPA – bisfenolo A – è un componente ancora largamente utilizzato per realizzare plastica impiegata nel campo alimentare nonostante il fatto che già da molti anni si ritenga che il suo utilizzo possa essere dannoso per la salute).
Le memobottle ™ sono vendute con un tappo nero e un tappo bianco e cpn un depliant informativo. L’imballaggio è di cartone riciclato.
Le memobottle™ invitano le persone a cambiare mentalità e dimostrano che il design, quando è funzionale e intelligente, può avere un impatto molto positivo sulla vita delle persone e sull’ambiente.