Partiamo da Light my Fire di Davide Groppi, un portacandela minimalista in metallo e vetro che gioca con la forma iconica della lampadina.
Light my Fire è il gemello della lampada da tavolo Edi Son ma, al posto dell’alogena, c’è una semplice candela.
Come in molte altre lampade di Davide Groppi, la semplicità del design diventa poesia.
Cambiamo completamente registro passando dalla poesia alla fisica con il portacandele in edizione limitata Unbalance di Secondome Edizioni.
Progettato da Alessandro Zambelli, Unbalance è un gioco/invenzione.
La candela consumandosi diventa più leggera.
Ma, grazie al contrappeso posto sull’altro braccio della struttura con lo snodo, la fiamma rimane sempre alla stessa quota.
Non è la fiamma che si abbassa, ma la candela che si alza.
E infine, dal gioco di equilibrismo, passiamo a un portacandele fatto con un materiale pesante.
Il portacandele è fatto in calcestruzzo ed è una edizione speciale che fa parte della collezione Logifaces disegnata da Daniel Lakos per Planbureau.
Tutto parte da un set di prismi che può essere utilizzato come complemento di arredo o come gioco.
La regola è riuscire a posizionare i vari pezzi in modo tale da mantenere sempre una superficie continua.
Così si otterranno dei “paesaggi” stilizzati in miniatura che ricordano l’andamento di un panorama collinare.
Nell’edizione speciale i pezzi di Logifaces diventano i basamenti in cui si inseriscono le candele e il “paesaggio” si illumina di fiammelle luminose.
La tecnologia delle stampanti 3D apre nuove frontiere nel campo della produzione degli oggetti e non è più lontano il momento in cui ognuno potrà realizzarli a casa propria. Per dimostrare come queste tecnologie possano davvero entrare nella vita di tutti i giorni il designer francese Jean-Baptiste Fastrez ha pensato di realizzare invece che un sofisticato pezzo di design, un semplice utensile da cucina di uso quotidiano: Colapasta Numerica è uno scolapasta con manico e ciotola interamente costruiti di rete stampata in 3D.
L’azienda .exnovo, che realizza arredamento e lampade utilizzando la stampa 3D, ha presentato in anteprima al Salone parigino Maison et Objet Maggiolina, una collezione di lampade da tavolo e da parete di Alessandro Zambelli. Per progettare questa lampada il designer si è ispirato alla corazza bombata e iridescente del piccolo insetto. Il diffusore della lampada è realizzato in stampa 3D con poliammide sinterizzato mentre la base è in ceramica.
L’orologio DINN che Alessandro Zambelli presenta in anteprima a Maison et Objet, l’evento dedicato all’arredamento e alla decorazione che avrà luogo a Parigi dal 5 al 9 settembre, è un’idea originale e poetica: su un quadrante bianco spiccano una piccola campanella dorata e due lancette in alluminio color antracite. La lancetta dei minuti termina con un altrettanto piccolo martelletto che, toccando ogni ora il battaglio della campanella, scandisce il tempo con un suono tintinnante e delicato. Il quadrante, proposto nelle varianti in MDF laccato bianco e rovere chiaro, non potrebbe essere più essenziale di così. L’orologio DINN ha un diametro di 35 cm, ha meccanismo al quarzo rinforzato ed è prodotto da Diamantini & Domeniconi.
Per progettare Woodspot, Alessandro Zambelli si è ispirato a Magritte e al suo modo particolare di scomporre il profilo degli oggetti per poi ricomporli in maniera surreale e visionaria. La nuova lampada da tavolo di Zambelli, progettata per Seletti, è caratterizzata da un diffusore in abete naturale assemblato e verniciato a mano che proietta la luce attraverso una cornice tridimensionale dalla forma geometrica e inattesa. Il diffusore, declinato nei colori bianco avorio, rosa cipria e verde acqua è sorretto da un elemento inclinato simile a un piedistallo portafoto che si inserisce in un supporto in fusione. La nuova lampada da tavolo Woodspot sarà presentata alla prossima edizione di Maison et Object, la fiera internazionale che si terrà a Parigi dal 5 al 9 settembre 2014.
Durante il Fuorisalone 2014 Seletti sceglie lo spazio di culto del design milanese di Rossana Orlandi, una ex fabbrica di cravatte nel centro della città, per presentare tre collezioni di mobili che rispecchiano l’approccio non convenzionale della marca Seletti attraverso l’abbinamento inconsueto dei materiali. Wire firmata da Alessandro Zambelli è una collezione di mobili in metallo dal design essenziale i cui decori geometrici realizzati con fili di ottone riprendono lo stile Liberty europeo.
La collezione Export di Marcantonio Raimondi Malerba è caratterizzata dal contrasto delle basi barocche in legno naturale che sorreggono le casse da spedizione.
Nel caso della collezione Les Voliéres di Cristina Celestino gli elementi contrastanti sono i fili di metallo che creano la struttura a gabbia e il vetro color seppia delle mensole.
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