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Maioliche Puntini firmate da Alessandro Mendini

maioliche Puntini Ceramiche Francesco Di Maio

Maioliche Puntini firmate da Alessandro Mendini

Ceramica Francesco De Maio ha presentato al Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, una nuova collezione di maioliche decorate da una moltitudine di puntini colorati.

Le pennellate di pittura su sfondo bianco riprendono i colori vivaci del mediterraneo.

La collezione nasce dall’opera d’arte “Pointillisme” che Alessandro Mendini aveva creato lo scorso luglio, in occasione della terza edizione del Festival del Paesaggio.

Il pannello di 280×240 cm decorato da 25.950 puntini era stato realizzato da Ceramica di Vietri Francesco De Maio e donato al Museo della Casa Rossa di Anacapri all’Isola di Capri.

Maioliche Puntini firmate da Alessandro Mendini

Alessandro Mendini spiega così la genesi della nuova collezione di maioliche:

La tradizione della ceramica di Vietri è sempre stata nella mia mente: i materiali, le pennellate, i colori mediterranei.

Ceramica Francesco De Maio mi ha offerto la fortunata possibilità di realizzare io stesso una collezione.

L’occasione è data da una parete che dovevo preparare per il museo della Casa Rossa di Anacapri.

Una parete fatta di piastrelle policrome tutte uguali, ricoperte di infinite piccole pennellate, una miriade di puntini.

Ecco allora nata sotto forma d’arte la matrice “puntinista” della mia collezione per Francesco De Maio.

Un sistema di Puntini, ora piccoli, ora grandi e isolati, ora allineati in verticale o in diagonale, al fine di ripercorrere quel sistema complesso che genera da tanti anni lo stile di Vietri, con le sue rare armonie.

La Collezione Puntini che coniuga tradizione e creatività contemporanea, è un rivestimento in formato 20×20 cm.

maioliche Puntini Francesco De Maio

Maioliche Puntini firmate da Alessandro Mendini

La lampada Zettel’z racconta sempre nuove storie

lampada zettelz laughing buddha

La lampada Zettel’z racconta sempre nuove storie

Zettel’z di Ingo Maurer è senza dubbio una delle più belle lampade a sospensione mai inventate.

Il lampadario è costituito da tanti foglietti di carta giapponese agganciati con semplici graffette a sottili bacchette che si innestano nella struttura di sostegno.

I fogli in dotazione con la lampada possono essere disposti a piacere e sono in parte stampati e in parte bianchi.

Quelli bianchi sono a disposizione dell’utilizzatore che è invitato a personalizzare la lampada con schizzi o messaggi personali.

Secondo Ingo Maurer “l’idea dell’origine di Zettel’z è la luce che splende attraverso le carte, accostata a poesie, messaggi – forse all’amata o all’amato – schizzi di bambini, immagini sexy, rebus misteriosi, o forse solo “Scusa sono stupido”, ricette, annotazioni personali“.

Come molte delle lampade di Ingo Maurer, i componenti di Zettel’s sono per lo più materiali poveri che acquisiscono una qualità preziosa grazie alla creatività e all’approccio giocoso del grande maestro che non si prende mai troppo sul serio.

Serissima è però la realizzazione perché Ingo Maurer detiene un controllo strettissimo su tutto il processo produttivo con un lavoro artigianale sempre verificato in prima persona.

Come un libro, ogni edizione della lampada Zettel’z con i suoi foglietti racconta una storia. Nella trama mancano però dei capitoli che sono lasciati in bianco in attesa che l’utilizzatore ci metta del suo.

Dal 1997, anno in cui la prima versione è stata lanciata, Zettel’z è stata declinata in molte edizioni a tiratura limitata.

Le ultime nate sono Zettel’z Laughing Buddha e Zettel’z Munari.

lampada zettelz laughing buddha

Zettel’z Laughing Buddha

Zettel’z Laughing Buddha rispecchia la passione di Ingo Maurer per le figure di porcellana cinese, già utilizzate in una edizione speciale di “Porca Miseria!”

Le immagini del Buddha che ride sono state scattate a Monaco per l’edizione limitata in 200 pezzi.

La lampada è dotata di 80 fogli di carta giapponese stampati su due lati.

Il tema della nuova edizione limitata di 200 pezzi Zettel’z Munari è invece l’alfabeto illustrato di Bruno Munari.

Questa edizione ha 80 fogli stampati su due lati con le immagini tratte da “Bruno Munari’s ABC”, pubblicato nel 1960.

Zettel'z Munari

Zettel’z Munari

Il tema della nuova edizione limitata di 200 pezzi Zettel’z Munari è invece l’alfabeto illustrato di Bruno Munari.

Questa edizione ha 80 fogli stampati su due lati con le immagini tratte da “Bruno Munari’s ABC”, pubblicato nel 1960.

Zettel'z Munari

Zettel’z Munari

 

L’edizione precedente a queste due recenti era stata Zettel’z 5 di cui esiste anche la versione più piccola Zettel’z 6.

zettel'z 5

zettel’z 5

Dal 2006 il modello Zettel’z 5 è disponibile anche in edizioni speciali colorate: Blushing Zettel’z e Bang Boom Zettel’z, entrambe esaurite, e Zettel’z Viva l’Italia!

lampada Zettel'z

Zettel’z Viva l’Italia

Per Ingo Maurer l’innovazione tecnologica in continua evoluzione è il mezzo per “esprimere la bellezza contemporanea di una luce capace di emozionare l’utente, risvegliandone ricordi e sensazioni“.

Se il traguardo più desiderato da tutti i designer è suscitare emozioni e innescare l’interazione fra utilizzatore e prodotto, nel caso di Zettel’z l’obiettivo è raggiunto in pieno.

Chi è Ingo Maurer

Figlio di un inventore, Ingo Maurer è un imprenditore e designer tedesco specializzato nella produzione di apparecchi illuminanti.

Dopo essersi formato come tipografo e grafico, viaggia per tre anni negli Stati Uniti dove entra in contatto con il design collaborando con aziende come IBM.

In seguito apre a Monaco di Baviera la Design M, una piccola bottega artigianale che è poi diventata l’azienda internazionale Ingo Maurer GmbH.

Nel 1966 progetta la lampada da tavolo Bulb che trasforma una semplice lampadina nella “massima sintesi tra poesia, industria e design“.

Bulb, una lampadina contenuta dentro a un volume in vetro soffiato anch’esso a forma di lampadina, è la prima manifestazione del linguaggio di Maurer.

Nelle lampade di Ingo Maurer i componenti tecnici come i fili elettrici, le lampadine e gli interruttori non sono nascosti ma diventano essi stessi elementi fondamentali del design.

Le lampade di Ingo Maurer sono talmente originali, evocative e creative da rendere impossibile qualsiasi tentativo di imitazione.

Alessandro Mendini parla di Ingo Maurer così:

“Ho sempre guardato di sfuggita le lampade di Ingo Maurer. Mi sono sempre solo detto “è un mago”.

Ma non volevo pensarci bene, non sono mai riuscito a definirlo, e perciò non ci ho pensato. Ok, Maurer da sempre disegna le lampade, si sa e si dice. Ma questo è proprio vero?

No è sbagliato. Maurer non disegna lampade come fa ogni normale e tipico designer.

Maurer “usa” le lampadine (di tutti i tipi), le combina, le strumentalizza, le monta assieme, le smonta, le divide, eccetera, per obbiettivi e finalità che non hanno direttamente a che fare con l’intenzione di “disegnare una lampada come strumento per fare luce”.

È per questo sfuggente scivolamento di obbiettivi che non ho voluto (non ho saputo) finora pensare al lavoro di Maurer.

Un fascino rimasto misterioso. Una luce non di raccoglimento, ma anzi una energia nervosa di dispersione“.

La lampada Zettel’z racconta sempre nuove storie

SWATCH BY ALESSANDRO MENDINI

Swatch Spot The Dot

Swatch by Alessandro Mendini

L’artista architetto designer Alessandro Mendini ha creato per Swatch il nuovo modello Spot the Dot. L’orologio ha ingranaggi colorati a vista e cinturino decorato con grandi pois colorati. Il motivo, ripreso anche sull’astuccio in cui è confezionato l’orologio, trasmette l’energia positiva tipica delle opere di Mendini e richiama la pittura divisionista.
Spot the Dot è il quinto orologio disegnato da Mendini per Swatch, il primo è stato il modello Metroscope nel 1989. La collaborazione fra Mendini e Swatch è infatti di lunga data: fra gli anni ’80 e ’90 l’architetto collaborò con l’azienda come direttore di SwatchLab. Un sodalizio naturale data la vicinanza fra la sperimentazione del gruppo Memphis di cui Mendini ha fatto parte e la filosofia rivoluzionaria nel settore degli orologi di Swatch.

Swatch by Alessandro Mendini

 Swatch by Alessandro Mendini Spot The Dot

Spot The Dot Swatch packaging

LAMPADA AMULETO DI ALESSANDRO MENDINI

amuleto by alessandro mendini

La lampada Amuleto disegnata dal grande Alessandro Mendini è tante cose insieme: tecnologia, espressività, magia, funzionalità, ergonomia, colore, geometria.
Nonostante la sua semplicità, questa lampada da tavolo esprime significati simbolici profondi: il cerchio, figura geometrica perfetta, si moltiplica per tre, il numero perfetto della triade. Il primo cerchio in basso è la base, quello intermedio è lo snodo, quello in alto è un’aureola di luce. Il risultato è un sistema solare in miniatura dove i cerchi rappresentano rispettivamente il sole, la luna e la terra che si muovono in armonia nello spazio.
Amuleto, che con il suo nome evoca il desiderio di felicità dell’essere umano, è un compagno di lavoro utile che ha l’espressività di un piccolo robot. Grazie ad un ingegnoso sistema di molle che permette infinite posizioni e alla corona di LED, la lampada illumina con precisione lo spazio di lavoro proteggendo gli occhi e distribuendo uniformemente la luce. Inoltre l’intensità della luce può essere regolata con un sensore che va da 1 (la luminosità di una candela) a 11. Per non compromettere la pulizia del design, le molle e i cavi elettrici sono tutti nascosti all’interno della struttura.
Amuleto è prodotta da Ramun in due misure differenti (“Amuleto” e “mini Amuleto”) e in due varianti cromatiche: “Trinity” (un mix di colori a scelta) e “Solid” (tutta bianca, rossa, gialla, blu, nera o trasparente).

PER SCOPRIRE COME E’ NATO IL PROGETTO DI AMULETO, GUARDA IL VIDEO DOPO LE FOTO.

amuleto by alessandro mendini

lampada da tavolo by alessandro mendini

amuleto - ramun

 

AMULETO DI ALESSANDRO MENDINI

Amuleto di Alessandro Mendini

Questa lampada racchiude molti significati: i tre cerchi, rispettivamente la base, lo snodo e il corpo illuminante a led simboleggiano il sole, la luna e la terra. Il tre è il numero perfetto, come perfetta è la forma del cerchio. Amuleto è la “lampada portafortuna” che Alessandro Mendini dedicò al suo nipotino per augurargli salute e fortuna. Il particolare sistema brevettato di articolazione senza fili visibili e molle sporgenti permette anche ad un bambino con il semplice tocco delle dita di orientare la luce dove serve e la sorgente a LED fornisce una luce ideale anche per i delicati occhi di un neonato. Amuleto è solo la prima di una serie di lampade progettate da Alessandro Mendini per Ramun che saranno presentate durante il Fuorisalone 2013.

Amuleto di Alessandro Mendini

Amuleto di Alessandro Mendini