Gli italiani appassionati dei film visti rigorosamente al cinema piangono la chiusura di migliaia di sale cinematografiche in pochi anni.
Merito o demerito… a seconda dei punti di vista, delle piattaforme tipo Netflix che ci portano i film comodamente a casa nostra?
Sarà che le produzioni cinematografiche non riescono più a reggere la concorrenza delle appassionanti serie televisive diventate dei cult?
Sarà che la gente non ha più voglia di uscire di casa e preferisce rimanere inchiodata al divano per seguire le storie a puntate che si sviluppano in tante stagioni come il più appassionante dei libri?
Temo che queste non siano le ragioni della crisi delle sale cinematografiche.
Penso piuttosto che la causa sia l’incapacità del settore di evolversi e stare al passo con i tempi.
I locali e i ristoranti si rinnovano continuamente puntando sul design dell’ambientazione e sulle “nuove” cucine per offrire sempre delle novità.
Le marche costruiscono intorno al prodotto un mondo che va al di là dell’acquisto e che diventa un’esperienza più ampia e immersiva.
Persino i musei diventano più interattivi e coinvolgenti… ma le sale cinematografiche no, rimangono sempre uguali a se stesse.
Come se il cinema fosse qualcosa di intoccabile che non può cambiare per non perdere la sua dignità e il suo valore artistico.
Le sale sono per lo più luoghi vecchi e trasandati che fanno anche un po’ di tristezza, dove l’unica trasgressione è l’odore del pop corn.
Un posto dove si va solo durante le brutte stagioni, quando non c’è nient’altro di più interessante da fare.
Ecco perché d’estate non esce mai niente di interessante!
Pensare che il cinema potrebbe essere una fonte di ispirazione inesauribile intorno alla quale creare tante nuove iniziative:
incontri con gli addetti ai lavori, rassegne sui diversi generi o dedicate a specifici target di spettatori, serate per svelare il backstage, le epoche storiche e le location dei film.
E poi corsi di approfondimento su tutto ciò che sta dentro o ruota intorno alla produzione cinematografica e… perché no, anche feste a tema dedicate ai fan dei diversi generi cinematografici.
Al di là del product placement, potrebbero anche nascere delle fruttuose collaborazioni con le aziende che, a seconda dell’epoca e del genere dei film, potrebbero presentare e far vivere i loro prodotti in un contesto nuovo.
Per rendere tutto questo possibile, il concetto della sala cinematografica dovrebbe essere completamente ripensato ed esteso per diventare un luogo polifunzionale dove è piacevole passare del tempo prima e dopo la proiezione del film facendo anche tante altre cose interessanti.
Intanto per fortuna qualcosa nelle grandi metropoli comincia a muoversi.
Il Rooftop Film Club ne è un esempio: in questo caso però la proiezione dei film si sposta dalle sale cinematografiche al chiuso per salire sui tetti… per ovvie ragioni solo d’estate.
Rooftop Film Club è una brillante idea di un giocoliere e clown professionista di nome Gerry Cottle Jr. che ha pensato di piazzare dei maxi schermi sui rooftop dei grattacieli per proporre rassegne e proiezioni.
Le location tra le più suggestive del pianeta regalano insieme al film tramonti mozzafiato e panorami indimenticabili su città come Londra, Los Angeles, New York, San Diego e Houston.
Agli spettatori vengono forniti cuffie, una coperta e una buona dose di deliziosi snack.
E se la programmazione è serale, si può anche vedere il film sorseggiando champagne.
Alle proiezioni si aggiungono inoltre concerti e istallazioni.
La nuova formula del Rooftop Film Club ha avuto talmente successo che molti cineasti emergenti hanno iniziato ad utilizzare questo canale per presentare le loro produzioni.
Sulla scia del successo delle proiezioni cinematografiche a cielo aperto sulla cima dei grattacieli è nato addirittura un movimento ribelle chiamato Occupy Rooftop.
Chissà se l’iniziativa arriverà anche nelle città italiane?
Forse a noi mancano un po’ di grattacieli, ma in quanto a panorami mozzafiato non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Rooftop Film Club : il cinema scala i grattacieli