Progettare la cucina a vista in continuità con il living per poterla utilizzare non solo come zona per preparare i cibi ma come spazio di socializzazione aperto da vivere con gli amici è ormai un trend più che consolidato. Attualmente accanto a questa tendenza ne sta emergendo un’altra che riguarda il modo di concepire i mobili della cucina. In alternativa alle cucine molto strutturate e compatte con spazi contenitivi chiusi, sul mercato sono sempre più frequenti le proposte di cucine leggere e destrutturate, “banchi di lavoro” molto semplici, leggeri, essenziali e facilissimi da montare dove non solo gli oggetti per cucinare sono a vista ma anche gli elementi tecnici si rivelano invece di essere nascosti.
Critter di Elia Mangia è un esempio molto chiaro di questa tendenza. Come ben spiegato nel sito del designer, Critter “è un piano di lavoro free-standing che si pone per tipologia a cavallo fra la cucina domestica e la cucina da campo. Nel tentativo di innovare prefigurando nuovi scenari, Critter scardina uno degli ultimi baluardi dell’immobilismo domestico.” Il piano di lavoro assemblato con sole 8 viti è facilmente smontabile e trasportabile anche all’esterno.
Un’altra proposta certamente meno “estrema” ma che segue la tendenza della semplificazione è Meccanica di Demode engineered by Valcucine. Tutto il sistema si basa su un’intelaiatura leggera dove gli elementi strutturali sono uniti con giunzioni meccaniche senza nessun utilizzo di colle. Ampia personalizzazione, possibilità di automontaggio, imballo ridotto, materiali 100% riciclabili sono le caratteristiche di Meccanica. Con la stessa intelaiatura si possono facilmente costruire scaffali e librerie per arredare gli altri ambienti della casa.