Danit Peleg ha speso 2.000 ore per stampare la sua collezione di abiti. Sì… stampare…avete letto bene, perché gli abiti di Danit non sono fatti di tessuto ma sono interamente realizzati con una stampante 3D “casalinga”. Gli abiti sono composti da filamenti che formano una rete geometrica elastica e resistente che prende la forma delle curve del corpo con un effetto di trasparenze ultra femminile simile a quello del pizzo. L’elasticità del materiale asseconda i movimenti con un sorprendente effetto a rimbalzo. Per arrivare a questi risultati, la giovane designer diplomata allo Shenkar College of Engineering and Design in Israele ha effettuato esperimenti con la tecnologia della stampa 3D collaborando con gli esperti del settore di TechFactory Plus e XLN community e poi ha progettato gli abiti utilizzando un software per la modellazione digitale. Un progetto complesso e visionario che apre nuove frontiere nel settore della moda: chissà se in futuro si potrà partire senza valigia e stampare al momento il vestito che serve in hotel oppure scaricare i file dal computer e realizzare da soli a casa il proprio guardaroba? Per saperne di più, guardate il video qui sotto.