Per Doerthe Fuchs i gioielli sono un vero e proprio mezzo di comunicazione.
I collier della designer tedesca raccontano storie ed esperienze vissute: per questo il risultato finale è sempre diverso.
Il décolleté di chi indosserà il gioiello è come un palcoscenico dove la storia va in scena.
Doerthe Fuchs trae ispirazione dall’osservazione della realtà: le sue esperienze quotidiane e i suoi viaggi sono una occasione per scoprire
l’architettura, la religione, la musica e modi di vivere diversi.
Per realizzare i pezzi, la designer non fa mai dei disegni o dei modelli preparatori ma “parla” con il lavoro manuale seguendo liberamente i suoi pensieri e le sue fantasie.
I gioielli nascono come dei disegni spontanei dove si susseguono cerchi, linee e spirali.
Il processo creativo non si conclude quando il risultato è bello, ma semplicemente quando il racconto è giunto al suo epilogo.
Anche la tecnica e l’abbinamento dei colori e dei materiali è istintivo perché è parte integrante del racconto.
Come lo sono anche le piccole imperfezioni come le tracce delle saldature e i punti di giunzione che sono lasciati visibili perché rappresentano la verità della storia.
I collier di Doerthe Fuchs sono composizioni intricate, asimmetriche e molto articolate:
le componenti che all’inizio del lavoro appaiono caotiche, nel pezzo finito creano un insieme armonioso.
Doerthe Fuchs utilizza raramente l’oro e preferisce materiali meno preziosi come l’argento annerito e le pietre ma anche i materiali di recupero come ad esempio monete, pezzi di specchi e di lattine.
La designer decise di dedicarsi alla creazione di gioielli già nell’adolescenza, quando si divertiva a raccogliere e conservare piccoli oggetti che utilizzava per creare delle composizioni.
Prima ancora di aver terminato gli studi alla Academy of Fine Arts di Monaco, decise di aprire il suo atelier.
I collier di Doerthe Fuchs raccontano una storia